I 3 dischi da Ascoltare ad Ottobre – Fonoteca

Un poster con sopra la scritta "Amo la musica".

Benvenuti nell’angolo dedicato alle proposte firmate Fonoteca. Spazio in cui, di volta in volta, segnaleremo l’uscita dei dischi che ci piacciono, con particolare attenzione per la musica partenopea.

TROPICO

CHIAMAMI QUANDO LA MAGIA FINISCE

Anticipato dai singoli “Chiamami quando la magia finisce” e “Che Mme Lassat’ a fa”, uno dei brani più apprezzati dalle radio nel corso dell’estate 2023, Tropico (progetto solista di Davide Petrella, tra i più̀ prolifici e premiati songwriter italiani) ha appena sfornato il suo nuovo album dal titolo “Chiamami quando la magia finisce”, che vede coinvolti producer come D-Ross e Startuffo, Ceri, Starchild e Davide Simonetta. Un disco d’autore caratterizzato da una grande attenzione ai dettagli e da un sound che strizza l’occhio alla globalizzazione futuristica della città di Napoli, dove Tropico è nato e cresciuto.

PARBLEU

ELIOS

Per il suo secondo album, il collettivo Parbleu, capitanato da Andreas Balbucea e Andrea De Fazio, mette in atto una suite sonica di astrale exotica, dalle movenze antiche e moderne, ispirate alle avventure mitologiche della divinità greca Elio.

Registrato al West Hill Studio di Dario Di Pace, l’album è un policromatico intreccio di visioni sonore, dove melodie arabe attraversano un vento desertico dub, aprendo a passaggi di folk intriso di funk cinematico. In altri momenti, invece, sezioni di rock progressivo tagliano porzioni di jazz fusion. Il tutto, solcato da suadenti parti vocali in francese dalle inflessioni soul e Italo Disco, per un effetto finale che sa di cosmo e magia.

PAOLO PETRELLA

CUMBIA LUCIANA

Album di debutto per Paolo Petrella (che di sicuro un debuttante non è, essendo già noto per essere il bassista della line-up dei Nu Genea e la mente dietro ai progetti Fratelli Malibù e SuperMegaFunkinMachine). Il disco re-immagina i cavalli di battaglia del maestro Renato Carosone infusi in vibranti essenze di cumbia. Una fresca ed originale percezione della storia musicale di Napoli, che reinventa la tradizione, come se un’immaginaria colonia di immigrati peruviani vivesse vicino ai pescatori nei dintorni Santa Lucia e cominciassero a fare musica insieme.

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