Book corner 3 libri da leggere

Uno sfondo blu con la scritta book corner 3 flri da leggere.

Consigliare libri non è assolutamente semplice quando il consiglio viene richiesto in libreria: bisogna conoscere il cliente, i suoi gusti, le sue convinzioni letterarie, a volte avendolo incontrato solo per pochi minuti; l’esperienza del libraio sopperisce, spesso bastano pochi scambi di frasi, una semplice espres- sione del viso per scartare alcune proposte e avanzarne di nuove, abbozzate sulla prima impressione. Di solito il libraio coglie nel segno. I consigli generici, come quelli di questa rubrica risentono invece nec- essariamente dei gusti personali e al contempo della necessità di raggiungere e soddisfare una platea vasta ed eterogenea. Provo ad argomentarli:

Nicola Pugliese

Malacqua

Il sottotitolo è: Quattro giorni di pioggia nella città di Napoli in attesa che si verifichi un accadimento straordinario. Siamo parlando di un libro che Nicola Pugliese scrisse nel 1976 e che a suo tempo fu pubblicato da Einaudi dopo il parere entusiasta di Italo Calvino.
Il libro non si ristampa da allora e, oramai, circolano solo fotocopie fra gli appassionati. Le pochissime copie disponibili, diventate oggetti di culto, sono contese dai bibliofili. “Malacqua” è la cronaca di quat- tro giorni di pioggia nella città di Napoli. Il maltempo non provoca soltanto crolli e frane ma anche presagi e neri ammonimenti: le “voci” misteriose di Castel dell’Ovo, l’enigma di tre bambole, il mare di via Caracciolo che insegue gli scugnizzi.


Maurizio de Giovanni

Soledad

Un nuovo caso che ha come protagonista il Commissario Ricciardi. Siamo nel 1939, l’Italia corre veloce verso la guerra e un omicidio scuote la tranquillità di Napoli. Mentre il mondo è sull’orlo del conflit- to, il commissario Ricciardi e il brigadiere Maione devono trovare l’assassino o gli assassini di Erminia Cascetta. La storia, esplorando il tema dell’accettazione sociale, ci fa riflettere sulle sfumature della solitudine individuale e sulla discriminazione. De Giovanni esamina come queste possano influenzare le dinamiche umane e le relazioni interpersonali. L’indagine sull’omicidio diventa l’occasione per intra- prendere un viaggio alla ricerca della verità in un periodo tumultuoso per i destini di tutti.


Viola Ardone

Grande Meraviglia

Elba ha il nome di un fiume del Nord, scelto da sua madre. Le due donne prima vivevano insieme in un manicomio, un posto che lei chiama il mezzomondo. Scomparsa la madre, Elba si ddedica alla com- pilazione del suo Diario dei malanni di mente, nel quale racconta le nuove arrivate in reparto gestito dai medici Colavolpe e Lampadina, dall’infermiera Gillette e da Nana la cana. Questo è l’unico universo che conosce. Almeno fino a quando un giovane psichiatra, Fausto Meraviglia, non si convince che può tirarla fuori dal manicomio. Anzi di eliminarli proprio, i manicomi. Dopotutto, lo prevede chiaramente la Legge Basaglia, approvata pochi anni prima. Il dottor Meraviglia porta Elba ad abitare in casa sua e la tratta come una figlia. L’unica che ha scelto e grazie alla quale si mostra un buon padre, imparando il peso e la forza della paternità. Viola Ardone racconta che l’amore degli altri non dipende mai solo da noi. È questo il mistero, ma anche il prodigio.

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