Televomero, da 45 anni… al servizio del cittadino

Conson e De Magistris

Televomero, da 45 anni… al servizio del cittadino

di Tommy Totaro 

Quarantacinque… e non sentirli. Tanti, sono gli anni di vita di Televomero, tra le emittenti campane più seguite e longeve, che ha fatto del contatto diretto con gli spettatori, il proprio cavallo di battaglia.   

Ne abbiamo parlato con Fabiola Conson, amatissimo volto del tg, da 30 anni responsabile dell’Informazione dell’emittente con sede storica in via Enrico Alvino.

 

Fabiola, Televomero figura tra le tv campane più longeve. Il segreto per resistere così a lungo?

Tenere sempre a mente che svolgi un lavoro di pubblica utilità, finalizzato a dare voce a chi voce non  ha… Non essere solo la cassa di risonanza del politico di turno. La nostra televisione è sempre stata aperta in maniera trasversale. Non abbiamo mai avuto pregiudizi di nessuna natura, mettendoci sempre dalla parte di chi ci segue chiedendoci: cosa vorrebbe vedere il telespettatore da casa? Abbiamo quindi aperto ai cittadini. In tante nostre trasmissioni, infatti, il pubblico può telefonare. Non ci sono filtri.

 

A proposito di filo diretto con i telespettatori, viene in mente in particolare l’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris, spesso ospite nei vostri studi… 

Sì, l’esperienza con il sindaco de Magistris è stata interessante. Per la prima volta, palazzo San Giacomo si apriva alla città… Credo sia doveroso ed auspicabile un confronto costante con i cittadini… Ogni sindaco, in qualche modo, dovrebbe esporsi e sottoporsi al giudizio dei suoi elettori… Durante la trasmissione “Lente d’ingrandimento”, che curo da oltre 12 anni, ogni settimana, il primo cittadino faceva il punto sulla situazione senza mai concordare le domande. Si sottoponeva tranquillamente a tutte quelle poste da me, dalla redazione e dalle persone che ci seguivano da casa. Quel programma è diventato un punto di forza, perché chi voleva sapere cosa il sindaco avesse in mente per la città, seguiva Televomero. È stata un’esperienza lunga 10 anni, molto intensa, che ci ha fatto vivere l’istituzione Comune davvero a 360 gradi.

 

In tutti questi anni, ne ha realizzate di interviste. Ci svelerebbe chi l’ha colpita di più e perché?    

Difficile fare una selezione. In oltre 30 anni penso di aver intervistato veramente tutti. Più che a una persona, quindi, il mio ricordo va in particolare ad un evento: il G7 del 1994, che seguimmo molto da vicino… un momento bello ed importante per tutta la città… Napoli era sotto i riflettori del mondo.

 

Lei è da sempre il piacevolissimo e familiare volto del telegiornale di Televomero. Oltre che lì, in quali altri programmi la vedremo impegnata prossimamente?

Continuerò a fare il tg finché avrò ancora l’entusiasmo di 30 anni fa e a curare la trasmissione “Lente d’ingrandimento”, approfondimento giornalistico con la partecipazione di vari ospiti, dove cerchiamo di trattare argomenti sempre interessanti, che possano risultare utili anche per chi ci vede ed ascolta.

     

 

Cosa pensa sia cambiato rispetto ai primi tempi?

Sostanzialmente, nulla, perché l’impegno e la professionalità che avevamo nel 1978 continuano nel 2023. Ovviamente sono cambiati i metodi, i supporti informatici, la tecnologia, che possono aver agevolato, per certi versi, il lavoro. Il nostro entusiasmo è immutato e questo indubbiamente ha contribuito a farci raggiungere  un traguardo importante: 45 anni di attività… attraversando anche una fase di grandi cambiamenti. Ricordiamo che il passaggio dall’analogico al digitale ha fatto morire tante televisioni.

 

Qual è il target dell’emittente? E l’area di copertura?

Televomero è una tv regionale, quindi, copre tutta la Campania. Il nostro pubblico è molto eterogeneo… Il palinsesto dell’emittente è estremamente vario e variegato con programmi che intercettano i gusti e le tendenze dei telespettatori.

 

Attualità, sport, spettacolo, food… Qual è, secondo lei, il punto forte di Televomero?

Credo, l’Informazione, da sempre. Televomero realizza 4 edizioni quotidiane di notiziari ed ampi spazi di approfondimento giornalistico… Penso che i nostri telespettatori ormai ci riconoscano una credibilità veramente grande… ed è giusto che sia così. In questi 45 anni abbiamo messo in campo tanto impegno e professionalità…

 

Solitamente, per le tv si tende ad optare per sedi un po’ defilate e lontane dal caos. Come mai la scelta di farla sorgere nel cuore pulsante di uno dei quartieri più vivaci della città?

 

Beh, Televomero è nata nel quartiere collinare perché il fondatore, Giovanni Tajani aveva la sua attività commerciale al Vomero, in  piazza Vanvitelli, che decise poi di trasformare in sede televisiva… Fu così che nel 1978 nacque l’emittente, che in questi 45 anni è cresciuta tantissimo. E, oggi, oltre la sede storica vanta anche nuovi studi a Casoria, molto grandi e innovativi, dotati di tecnologie avanzate che consentono la produzione di programmi di alta professionalità per tante produzioni di successo.

Cosa si augura per il futuro dell’emittente?

Che riesca a portare avanti ciò che ha fatto per 45 anni. Questo significa augurarle perlomeno altri 45 anni di vita. Ho avuto la possibilità di andar via, ma non l’ho mai fatto, perché mi sono sempre trovata bene e libera di poter gestire il mio lavoro. Ho un rapporto di collaborazione estremamente cordiale e familiare con la proprietà… siamo una grande famiglia allargata con anime diverse, ma con un unico obiettivo: essere al servizio dei nostri telespettatori.

 

TELEVOMERO

 

Televomero nasce il 21 aprile 1978, grazie all’intuizione di Giovanni Tajani, commerciante nel campo degli elettrodomestici, particolarmente affascinato dal mondo della comunicazione. Prima sede della tv, in piazza Vanvitelli, per poi passare, nel 1980, negli studi di via Enrico Alvino, ancora oggi, sede operativa ed amministrativa dell’emittente, che dallo scorso anno può vantare nuovi spazi di proprietà, ampi ed innovativi, anche a Casoria.

Obiettivo, sin dagli esordi: dare voce ai cittadini e porsi come punto di riferimento sul territorio. Una televisione semplice, che parli alla gente e che al contempo permetta alle persone comuni di parlare, con uno sguardo attento alla vita delle istituzioni.

Pioniere, anche nell’intercettare gusti e tendenze, l’editore Tajani fu tra i primi a lanciare un programma di cucina, “La ricetta”. Punti di forza della tv: cronaca, politica regionale e cittadina, sport, cultura… Una televisione interattiva, già negli anni Ottanta, quando i social ancora non erano stati concepiti.

Unico cambiamento, in tutto questo tempo, il passaggio generazionale, quando lo storico fondatore Giovanni Tajani scompare all’improvviso lasciando il posto di comando. Testimone, che passerà al figlio Antonio e ai figli di quest’ultimo, Giovanni e Giorgio.  

Lo switch al digitale terrestre, svolta storica nel mondo televisivo, appare come un momento delicato… molte tv rischiano di sparire, ma Televomero, con professionalità, iniziativa e battagliando, riesce a superare brillantemente anche questa fase, ottenendo risultati strabilianti e la presenza sul canale 11 del digitale.

Il duro lavoro premia e, come confermato dai dati Auditel, la tv vomerese si attesta oggi tra le prime emittenti locali su territorio nazionale.     

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